mercoledì 3 dicembre 2008

Krisiun (Brasile) - Southern Storm (2008)

diciotto anni di carriera, un demo, due split, un Ep ed infine una lunga serie di album. Sette, per la precisione. Stiamo parlando dei Krisiun.
La potentissima Death Metal band brasiliana arriva all'invidiabile traguardo del settimo album con "Southern Storm", cd che ne rivendica una vera e propria supremazia in Sudamerica.
L'impressionante macchina da guerra di Alex Camargo e soci, editi da Century Media (come avviene dal 2000 in avanti), piazza su un disco di raro impatto, con quello che è ormai uno stile divenuto un vero e proprio marchio di fabbrica: insomma, si sente immediatamente quando un pezzo è dei Krisun!
C'è chi potrebbe dire che i Krisiun siano ripetitivi, ma mi si dica quale gruppo Death ormai non lo è. Per cui, ripetitivi o no, l'assalto sonoro portato dai tre brasiliani è senza dubbio il benvenuto. Senza contare che dal vivo promettono un massacro, come sempre negli show dell'act di Ijuì.
Partenza a razzo con l'incedere monolitico di "Slaying Steel" seguita a ruota dalla spaccacollo "Sentence Morning". Come sempre sugli scudi gli impressionanti Blast Beats di Max Kolesne, che ancora una volta dimostra che in ambito estremo solo pochi batteristi gli sono superiori. Qualche ombra Thrasheggianti (giusto nei primissimi riff) si evince in "Twisting Sights", primo pezzo di un trittico apocalittico di cui fanno parte anche "Minotaur" e "Combustion Inferno". Non c'è da aspettarsi un attimo di pausa, almeno per ora: "Massacre Under the Sun" tiene fede al titolo, così come non tradisce le attese la settima traccia, "Bleeding Offers".
Arriva poi il momento della chicca assoluta di questo cd: una rivisitazione in chiave Death Metal di quello che è forseil pezzo più celebre della più famosa band Metal brasiliana, "Refuse/Resist" dei Sepultura, che grazie ai Krisiun ottiene una linfa vitale rinnovata. Credetemi se vi dico che questa versione fa sembrare l'originale quasi un pezzo semi-Pop (nel senso che questa versione è di una violenza inaudita).
Non è però finita qui, visto che ci sono ancora quattro pezzi (cinque contando la brevissima "Black Wind"). Fra queste spicca senza dubbio "Origin of Terror", dove, e non è una novità, il caro vecchio Max stupra la batteria in maniera inequivocabilmente sublime.
Saranno ripetitivi, saranno il cazzo che volete voi.. ma a me sta bene così. Anzi, meno cambiano i Krisiun e meglio è. Specie se poi una tale potenza di fuoco viene portata anche on stage. Provare per credere (tanto sono spesso in Italia).

Contatti: http://www.krisiun.com.br - http://www.myspace.com/krisiun666
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 7/10

Lacherous Nocturne (USA) - The Age of Miracles Has Passed (2008)

Secondo album per gli americani Lacherous Nocturne, Death Metal band da Greenville, South Carolina. Già dalle prime note della prima traccia di questo "The Age of Miracles Has Passed" ("Just War Theory", per la cronaca), si capisce come mai i LN siano compagni di label dei nostrani Hour of Penance alla Unique Leader: una label che a quanto pare segue di buon occhio le bands che commistionano tanto un sound brutale con una certa forte dose di tecnica. E questi ragazzi non fanno eccezione.
Accostabili a questa nuova frangia del Death Metal che vede al proprio interno nomi quali Job For A Cowboy (tanto per farne uno), i LN non perdono certo tempo in fronzoli. Partono all'attacco da subito con la già citata "Just War Theory", cui segue "We Are As Dust", che fa il paio con l'ancora seguente "When Single Shines the Tripled Sun" come highlights dell'album: due pezzi abbastanza diversi fra loro, visto che mentre la prima risulta essere una song rapida e ferale dal primo all'ultimo istante, la seconda non disdegna un inizio più cadenzato e marziale, sfociando poi nel classico sound tanto assassino quanto tecnico della band americana.
Il disco procede così con tutti gli otto pezzi che lo compongono, un'unica enorme ed inarrestabile valanga: non c'è un attimo di pausa,si può solo aspettare d'essere travolti non appena sipreme il tasto Play dello stereo.
Dando uno sguardo al roster della Unique Leader, s'intuisce come questa casa discografica in ambito Brutal/Death non sbagli assolutamente un colpo. "The Age of Miracles Has Passed" ne è l'ennesima riprova. Ed ascoltando i Lacherous Nocturne non riesco a capire come molti critichino questa nuova ondata di bands Death Metal. Mah, misteri..

Contatti: http://www.lecherous-nocturne.com - http://www.myspace.com/lecherousnocturne
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 8/10

Putrid Pile (USA) - Collection of Butchery (2003)

Correva l'anno 2003 quando una più o meno giovane band Brutal Death americana arrivava al debutto discografico grazie alla United Guttural Records. Quella giovane band di cui sopra nessun altro è che i Putrid Pile, da Racine, Wisconsin. Una band che in poco tempo sarebbe stata addirittura citata fra le influenze di bands più giovani.
Comunque sia, proprio il debut album dei Brutallers statunitensi stiamo prendendo in esameper qusta recensione. "Collection of Butchery" è in sostanza il biglietto da visita con il quale i Putrid Pile si presentano all'attenzione del Mondo. Un biglietto da visita non da poco, dato l'enorme impatto sonoro dato sia da questo album che dal restouscito sotto questo marchio.
Ancora più impressionante il fatto che i Putrid Pile siano una One Man Band, con il solo Shaun LaCanne ad occuparsi di tutto. Il 'problema' è che fa tutto egregiamente, senza la minima sbavatura. Anche la Drum Machine è settata benissimo, tanto da sembrare, in alcuni punti, suonata da un batterista vero e proprio.
Inutile dire che è l'attitudine Splatter/Gore a farla da padrone nei temi affrontati dai Putrid Pile: violenza, sadismo sessuale, mutilazioni.. tutti argomenti allegri, che forse stanno diventando un po' inflazionati: non passaTG senza che arrivino notizie su queste cose, ma vabbè!
La title-track è forse il pezzo più rappresentativo per questo cd, quello dove più di tutti il buon Shaun ci da giù di colpi inferti manco fosse un serial killer. Altri gran bei pezzi li abbiamo con "Gallery of Horrors", "Remnants of Insanity" ed "Held Captive for Torture", ove LaCanne più s'è impegnato.
Un debut album coi fiocchi dunque questo "Collection of Butchery". Un debut che ha segnato l'inizio della carriera di una One Man Band divenuta importante in poco tempo. Un plauso va a Shaun LaCanne per l'impegno profuso sia in quest'opera che nel resto della discografia dei Putrid Pile.
Per gli amanti del Gore/Grind senza compromessi, una band da non perdere.

Contatti: http://www.myspace.com/putridpile
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 9/10

martedì 2 dicembre 2008

Posthumous Blasphemer (Bielorussia) - Putrespermfaction Versus Fertiholyzation (2004)

E' datato 2004 il secondo album dei bielorussi Posthumous Blasphemer, "Putrespermfaction Versus Fertiholyzation", cd che andiamo a prendere in esame ora.
Nei poco più di 34 minuti di questo cd, abbiamo una band dedita ad un tecnicissimo Brutal/Grind che ben commistiona, come influenze, il sound di ottime bands quali Necrophagist, Decrepit Birth o Suffocation (quest'ultima una band inmancabile fra le influenze di qualsiasi band Brutal del Pianeta a quanto pare).
Il tutto è ben amalgamato grazie al fortissimo tocco personale della band di Minsk, capace, per l'appunto, dimettere la loro grande personalità al servizio della causa.
Il risultato è un cd di raro impatto, formato da un mix chirurgicamente preciso fra potenza, tecnica ed attitudine.
A differenza di tanti loro colleghi, i Posthumous Blasphemer non ristagnano nei classici stilemi Gore, spaziando su più tematiche, pur sempre presenti per quel che concerne la scena Grind: dal sesso (esempio, "Confession Through Anal") all'anti-cristianità ("Jester Jesus" o "Evil from the Primitive Things").
L'unico semi-rimpianto che ho, attualmente, per quanto concerne questi Posthumous Blasphemer, è quello d'avere solamente quest'album: dovrò cercare di procurarmi anche il resto della discografia dell'act bielorusso, ivi compreso l'ultimo "Fracture the Worship". Tornano al cd in esame, invece, posso consigliarlo tanto agli amanti dell'ipetecnicismo à la Necrophagist, quanto agli amanti del Brutal più crudo. Insomma, una and che farà felici molte persone su più versanti!

Contatti: http://www.pblasphemer.zoo.by | http://www.myspace.com/pblasphemerband
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 8,5/10