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mercoledì 3 dicembre 2008

Putrid Pile (USA) - Collection of Butchery (2003)

Correva l'anno 2003 quando una più o meno giovane band Brutal Death americana arrivava al debutto discografico grazie alla United Guttural Records. Quella giovane band di cui sopra nessun altro è che i Putrid Pile, da Racine, Wisconsin. Una band che in poco tempo sarebbe stata addirittura citata fra le influenze di bands più giovani.
Comunque sia, proprio il debut album dei Brutallers statunitensi stiamo prendendo in esameper qusta recensione. "Collection of Butchery" è in sostanza il biglietto da visita con il quale i Putrid Pile si presentano all'attenzione del Mondo. Un biglietto da visita non da poco, dato l'enorme impatto sonoro dato sia da questo album che dal restouscito sotto questo marchio.
Ancora più impressionante il fatto che i Putrid Pile siano una One Man Band, con il solo Shaun LaCanne ad occuparsi di tutto. Il 'problema' è che fa tutto egregiamente, senza la minima sbavatura. Anche la Drum Machine è settata benissimo, tanto da sembrare, in alcuni punti, suonata da un batterista vero e proprio.
Inutile dire che è l'attitudine Splatter/Gore a farla da padrone nei temi affrontati dai Putrid Pile: violenza, sadismo sessuale, mutilazioni.. tutti argomenti allegri, che forse stanno diventando un po' inflazionati: non passaTG senza che arrivino notizie su queste cose, ma vabbè!
La title-track è forse il pezzo più rappresentativo per questo cd, quello dove più di tutti il buon Shaun ci da giù di colpi inferti manco fosse un serial killer. Altri gran bei pezzi li abbiamo con "Gallery of Horrors", "Remnants of Insanity" ed "Held Captive for Torture", ove LaCanne più s'è impegnato.
Un debut album coi fiocchi dunque questo "Collection of Butchery". Un debut che ha segnato l'inizio della carriera di una One Man Band divenuta importante in poco tempo. Un plauso va a Shaun LaCanne per l'impegno profuso sia in quest'opera che nel resto della discografia dei Putrid Pile.
Per gli amanti del Gore/Grind senza compromessi, una band da non perdere.

Contatti: http://www.myspace.com/putridpile
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 9/10

martedì 2 dicembre 2008

Posthumous Blasphemer (Bielorussia) - Putrespermfaction Versus Fertiholyzation (2004)

E' datato 2004 il secondo album dei bielorussi Posthumous Blasphemer, "Putrespermfaction Versus Fertiholyzation", cd che andiamo a prendere in esame ora.
Nei poco più di 34 minuti di questo cd, abbiamo una band dedita ad un tecnicissimo Brutal/Grind che ben commistiona, come influenze, il sound di ottime bands quali Necrophagist, Decrepit Birth o Suffocation (quest'ultima una band inmancabile fra le influenze di qualsiasi band Brutal del Pianeta a quanto pare).
Il tutto è ben amalgamato grazie al fortissimo tocco personale della band di Minsk, capace, per l'appunto, dimettere la loro grande personalità al servizio della causa.
Il risultato è un cd di raro impatto, formato da un mix chirurgicamente preciso fra potenza, tecnica ed attitudine.
A differenza di tanti loro colleghi, i Posthumous Blasphemer non ristagnano nei classici stilemi Gore, spaziando su più tematiche, pur sempre presenti per quel che concerne la scena Grind: dal sesso (esempio, "Confession Through Anal") all'anti-cristianità ("Jester Jesus" o "Evil from the Primitive Things").
L'unico semi-rimpianto che ho, attualmente, per quanto concerne questi Posthumous Blasphemer, è quello d'avere solamente quest'album: dovrò cercare di procurarmi anche il resto della discografia dell'act bielorusso, ivi compreso l'ultimo "Fracture the Worship". Tornano al cd in esame, invece, posso consigliarlo tanto agli amanti dell'ipetecnicismo à la Necrophagist, quanto agli amanti del Brutal più crudo. Insomma, una and che farà felici molte persone su più versanti!

Contatti: http://www.pblasphemer.zoo.by | http://www.myspace.com/pblasphemerband
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 8,5/10

mercoledì 19 novembre 2008

Septicemia/Antraks (Indonesia) - Split (2008)

Arriva nientemeno dall'Indonesia questo split cd che vede impegnate due bands di questa nazione asiatica, Septicemia e Antraks. I due gruppi Brutal indonesiani si spartiscono quasi equamente lo spazio in questo cd, con 10 pezzi (inediti) per i primi, e 12 (tutti ri-arrangiati, invece) per i secondi.
A partire, dunque, abbiamo i Septicemia, che 'deliziano' il nostro apparato auditivo con, come detto, 10 pezzi di Death Metal americanissimo, sulla scia sopratutto dei Suffocation, tanto per fare un nome. Un nome non fatto a caso, visto che l'influenza dei DeathGods americani è palesissima nel sound dei Septicemia, che però non disdegnano affatto molti passaggi più vicini alla sfera Brutal più dura ed incontaminata: un chiaro esempio di questo lo abbiamo con la seconda traccia, "Family Form (Eause of Jack D's)". Apprezzabilissimi i passaggi spaccacollo della seguente "Dead Depression", highlight di questa parte dello split insieme a "Solid with the Dead Bodies" e "I Kill U".
Non da sottovalutare la prova dei singoli con, tanto per cambiare, il batterista (Windhu) sugli scudi: ma non è una novità che in questo genere i batteristi sembra abbiano un motore attaccato ai polpacci.
Per menzionare una band italica che potrebbe ricordare questi quattro deathsters di Giakarta, mi verrebbe da dire che per molti versi i calabresi Zora sono accostabili a loro, vuoi per la tecnica espressa sopratutto per quanto riguarda i passaggi più 'lenti', vuoi anche per il pezzo "Fuck the Government Corruption" che è un tema spesso affrontato dalla band di casa nostra. Comunque sia, un gruppo da non sottovalutare.
Si passa poi ai connazionali Antraks, che si presentano con 12 pezzi ri-arrangiati per l'occasioni, proveniti dai due precedenti lavori: il demo "The Worst Enemy" (11-15) e l'album "Nastiest Rotten View" (16-22). Qui i toni si fanno vieppiù brutali, grazie al sound degli Antraks maggiormente improntato al Brutal (sempre di matrice americana) rispetto ai colleghi.
Una differenza che si coglie ascoltando questa seconda parte dello split, è quella di produzione, più Old School, quindi meno limpida e potente, quella degli Antraks. Magari con una produzione che avesse valorizzato maggiormente il sound della band, il tutto sarebbe sembrato decisamente migliore. Ma tant'è..
Facendo una piccola divisione fra i due lavori da cui sono tratti i pezzi, direi che degni di nota sono brani come "Kaleidoskop Kebusukan" fra quelli vecchi (riproposto come altri pezzi fra quelli dell'album) e "Feeds of Zombie" fra i nuovi. Il riproporre in due versioni (decisamente uguali) più pezzi, come ad esempio la già citata "Kaleidoscop Kebuskan" o "Ultimatum", non mi è parsa, imho, una decisione azzeccatissima. Più che altro il mio discorso concerne l'economia dello split: senza questi 'doppioni', si sarebbe avuto un cd dalla durata meno eccessiva (oltre 52 minuti) e non avremmo avuto quel senso di ripetitività che non può non cogliere in questo caso.
Tralasciando queste pecche, questo splitCD ci offre l'opportunità di conoscere due gruppi di una scena tanto lontana dalla nostra, che comunque per sound non sfigurerebbero tanto al cospetto di nomi ben più noti. Fosse anche solo per la curiosità di sapere come si suona da quelle parti, un'ascoltatina a questo lavoro vi consiglio di darla.

Contatti: http://www.myspace.com/keracunandarah || http://antraks-sick.cjb.net - http://www.myspace.com/antraks85
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 6/10

sabato 15 novembre 2008

Hydrophobia (Giappone) - Human Shredder (2008)

Ebbene sì: anche dal Sol Levante può provenire una band Brutal Death! E fino a che non mi son ritrovato ad avere "Human Shredder", opera prima degli Hydrophobia, non ne ero assolutamente a conoscenza.
Hydrophobia che non sono neanche una band di primo pelo, essendo sorti nel 1997 ed avendo anche un curriculum Live di tutto rispetto. Prima di questo album di debutto, la band nipponica ha registrato due demo: "Hydrophobia" del '99 e "Mortify the Flesh" del 2000. Ed in più han partecipato a diverse compilation estreme.
Ma veniamo ora a "Human Shredder", a cominciare dal Sound, molto vicino al Brutal Nordeuropeo: in più punti, infatti, sembra di sentire i Vomitory dell'ultimo periodo, non risultando comunque eccessivamente derivativi. Sugli scudi la voce di Rin (dove più di tutto vi è un incontro con lo stile dei Vomitory), autore di una prova magistrale grazie ad un growl sempre ben bilanciato in fase di produzione e senza mai un solo attimo di calo.
Non affatto male pezzi come la ri-registrata "Mortify The Flesh" e la doppietta rifilata con "Killing Everything in Sight" e "Cacodemonia".
Per glia manti dunque del Brutal stile europeo, un buon disco a cui dedicarsi ad occhi chiusi, proveniente dalla terra del Sushi. E dire che fino a pochi giorni fa non sapevo nemmeno dell'esistenza di una band Brutal/Grind giapponese, mentre ora mi ritrovo a tesser lodi agli Hydrophobia. Ma come si suol dire, non è mai troppo tardi.

Contatti: http://www.hydrophobia-jpn.com - http://www.myspace.com/hydrophobiajpn
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 6,5/10

venerdì 14 novembre 2008

Ade (Italia) - Vltima Ratio (2008)

Nella mitologia greca Ade, figlio di Crono e Rea nonché fratello di Zeus e Poseidone, era il padrone degli Inferi. Nell'età moderna si cimenta col Death Metal.
Gli Ade, band capitolina formatasi nel 2007 per volontà di di Messor (Lead Guitar), debuttano con sei pezzi decisamente elaborati, d'impatto: "Vltima Ratio" è un mix di atmosfere greco-romane epicheggianti, che vanno ad amalgamarsi con il nostro immancabile Death Metal, dove non mancano squarci brutaleggianti, facendosi largo tra antiche melodie ornate dal giusto utilizzo delle keyboards (palpabile l'influenza dei Nile).
Il demo si apre con l'intro "Carthago Delenda Est", che ha il compito di preparare l'ascoltatore, catapultando l'ascoltatore in un'epoca ormai antica, dove a spadroneggiare era la Grande Roma Conquistatrice, per poi farlo cadere nello strapiombo, nella ferocia del secondo brano, "Excidium". La sottoscritta, però, rimane ferma sulle sue decisioni: prediligo di gran lunga "Manes", sesto ed ultimo brano, con cui i romani, a mio avviso, arrivano all'apice, amalgamando con assoluta perfezione l'antichità e la brutalità del loro sound.
Il vocalist Flavio rende il tutto decisamente compatto, violento, quasi sofferto. Il cantato in inglese e, addirittura, in latino rende "Vltima Ratio" uno dei lavoro italiani che più ho apprezzato nel 2008 e che riascolto più volentieri. Non ci resta che fare ai nostri i migliori auguri. Un gruppo che ha davvero tutte le carte in regola per sfondare. Aspettiamo con ansia il loro prossimo lavoro, che sarà ultimato nel 2009.
Salvti.

Contatti: http://www.myspace.com/adeproject
Recensore: Velenia - velenia90@hotmail.it
Voto: 7/10

giovedì 13 novembre 2008

Warpath (Irlanda) - Gorefare (2007)

Ultimamente l'Irlanda si sta dimostrando una terra dalle tantissime sorprese. Prima mi si presentano all'orecchio i Gama Bomb, ottima band Thrash che sta avendo un discreto successo (a mio avviso sulla scia del successo planetario che stan riscuotendo i Municipal Waste).. e adesso mi trovo ad ascoltare questi Warpath, gruppo Brutal Death dalla tecnica assolutamente eccelsa, con influenze che vanno dalla sapienza (mai parola più adatta) dei Cannibal Corpse, alla tecnica di gruppi come gli Psycroptic, passando per un certo refrain tanto caro ai Mortician.
Pezzi come l'opener "Munting Season" e la seguente "Blood Eagle", così come la title-track e "Suffering Due to Disembowelment" (highlights di questo "Gorefare") faranno la felicità degli amanti di un Brutal più tecnico, più ragionato.
E dire che io pensavo che in Irlanda ci fossero solo distese e distese di verde e la Guinness.
Mai più felice di così d'esser smentito!

Contatti: http://www.s-finnerty.netmx.co.uk/Warpath/Pages/index.htm - http://www.myspace.com/warpathire
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 7,5/10