Visualizzazione post con etichetta Grindcore. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Grindcore. Mostra tutti i post

mercoledì 19 novembre 2008

Sordid Clot (Russia) - Tuber (2008)

Ventiquattro pezzi. Poco più di 26 minuti di durata. Per cui, se vi chiedessi "Che genere suonano i Sordid Clot?", quale sarebbe la risposta più ovvia? Grindcore! Magari vi aspettate che dica "Eh, no! Vi sbagliate", ed invece no, la prima impressione è quella giusta.
Secondo album per la Grindcore band russa Sordid Clot, "Tuber" il cui titolo originale è illegibile (è in cirillico). Illegibile come anche i titoli dei pezzi presenti, visto che i nostri si affidano alla Lingua Madre per il loro songwriting. Per capirci qualcosa mi son dovuto affidare a Metal Archives, se no addio.
Gli amanti del Grindcore più sfrenato avran di che cibarsi, dunque, con l'ascolto di quest'opera dei Sordid Clot, grazie anche a pezzi interessanti come "Purke", "Vesenneye Probuzhdenie" o il massaco di circa 35 secondi che corrisponde al titolo di (tenetevi forte... inspiro, espiro) "Peredvizhenije Invalida po Zadannoj Treaktorii v Poiskah Propitaniya" (!!!). In fondo,comunque, abbiamo gruppi qui da noi che usano senza problemi l'idioma italico per i loro pezzi, naturale che i Sordid Clot, provenendo da Bryansk, Repubblica Federale Russa, usino per l'appunto il russo per i loro, di pezzi. Tanto in questo genere, italiano, russo, serbo/croato o aramaico antico, che cazzo ne vuoi capire delle parole?
Disco consigliato sopratutto agli amanti dell'estremismo sonoro.

Contatti: http://sordidclot.narod.ru - http://www.myspace.com/sordidclotgrind
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 6/10

venerdì 14 novembre 2008

Tsubo (Italia) - Anus Mundi (2008)

Una sola parola: MOSTRUOSI!
Gli Tsubo, gruppo di Latina, vedono la luce alla fine del 2003, per mano di Fasano, Giorgioni ed Erkz, rispettivamente chitarra, voce e batteria (quest'ultimo sotituito due anni dopo da ThrasherDemo). La band propone un Grindcore cazzutissimo, feroce, travolgente.. e ce ne sarebbero altri 1000 di aggettivi per descrivere il sound di 'sti ragazzi.
Dopo aver partecipato alla compilation "Italia Violenta vol. 1" col brano "Ormai... Ombre", i nostri iniziano a lavorare al loro primo full lenght, "Anus Mundi", composto da sette brani decisamente devastanti e rabbiosi. Un ulteriore punto a loro favore è senz'altro l'originalità, caratteristica degli Tsubo che mi ha colpito fin da subito. L' "assomiglia a..." non appartiene alla band dell'agropontino.
Ho avuto la fortuna di apprezzarli dal vivo con la loro attitudine mostruosa; i miei complimenti vanno all'eccellente frontman Giorgioni, capace di coinvolgere il pubblico (e l'ascoltatore, nel caso di questo cd) ipnotizzandolo con un growl d'eccezione.
A mio avviso, gli tsubo sono fra i migliori gruppi italiani in circolazione. Non è azzardato dire che non hanno nulla da invidiare a molti gruppi targati USA. In conclusione, sono convinta che la band della zona agropontina riuscirà a raggiungere importanti traguardi, anche fuori dal Belpaese.
Quindi non mi resta che fare i miei migliori auguri a questi promettentissimi ragazzi!

Contatti: http://www.tsubo.it - http://www.myspace.com/tsub0
Recensore: Velenia - velenia90@hotmail.it
Voto: 9/10

Cripple Bastards (Italia) - Misantropo a Senso Unico (2000)

Ci sono pochi dischi che si possono dire realmente leggendari. Men che meno per quel che concerne la nostra Patria, fatta eccezione per alcuni dischi usciti negli anni '80.
Ma c'è un disco che rappresenta l'eccezione che conferma la regola. Con buona pace dei vari "Main Frame Collapse" degli Schizo, "Into The Macabre" dei Necrodeath e via discorrendo, credo che non ci sia disco italiano su cui non si sian spese più parole di "Misantropo a Senso Unico" dei Cripple Bastards. Un disco Leggendario, con la 'L' rigorosamente maiuscola.
Cosa si può dire in più rispetto a quanto già detto su quest'Opera Magna della metifica creatura tricolore? Non c'è assolutamente niente d'aggiungere. Niente.
Grindcore nichilista all'inverosimile, fortemente influenzato da una vena Crust. Un sound che trasuda una sola ed unica parola: ODIO.
Abbiamo qui pezzi che sono entrati praticamente nella storia della scena Estrema italiana, come la title-track, "Non Servire a Niente (è la tua Sorte)", "La Repulsione Negli Occhi", "Dio è Solo Merda" e "Sogno un Mondo Senza...".
Senza contare tutto il lavoro offerto da Giulio The Bastard. Da quello vocale -credetemi, non sentirete mai da nessun'altro tanto odio sputato così in faccia come da lui- a quello di stesura dei pezzi, con testi a dir poco ispiratissimi, un Neruda (che cito giusto perchè è il mio poeta preferito) del nichilismo più puro e della rabbia.
Potranno passare anni ed anni, ma nessuno s'avvicinerà mai alla grandezza di "Misantropo a Senso Unico" (anche se gli stessi Cripple con l'ultimo "Variante Alla Morte" si sono avvicinati moltissimo eh?!?). Non c'è produzione coi controcazzi che tenga. Non c'è ispirazione del momento che tenga. I Cripple Bastards con questo disco hanno raggiunto un apice inscalabile. Un disco emozionalmente inarrivabile.
Un disco a cui io do il massimo dei voti. E voglio proprio vedere se c'è qualcuno che possa avere qualcosa in contrario.

Contatti: http://www.cripple-bastards.com - http://www.myspace.com/cripplebastards
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 10/10

Purulent Jacuzzi (Russia) - Stench of the Drowned Carrion (2008)

Grindcore senza il benchè minimo compromesso. Questa la proposta dei russi Purulent Jacuzzi, che arrivano alle nostre orecchie con questo che probabilmente dovrebbe essere il loro primo lavoro (stando almeno alle notizie reperibili su Metal Archives).
In ogni caso, "Stench of the Drowned Carrion" esce da poco, Anno Domini 2008, per l'etichetta russa Soulflesh Collector e, come detto, è un perfetto concentrato di Grindcore allo stato più selvaggio. Cito, fra le influenze presenti sul MySpace ufficiale della band moscovita, quelle che più trovo vicine a poter esser definite seminali per il sound dei nostri: Brodequin ed Amputated. Anche se non disdegnerei di menzonare una certa precisione chirurgica nell'eseguire i pezzi che ricorda non poco i cechi Malignant Tumor.
Non bisogna lasciarsi spaventare dal numero elevato di pezzi (ventinove), visto che la durata è decisamente esigua: quasi tutti i pezzi si attestano sui 30, 40 secondi massimo. Il brano che dura di più risulta essere il terzo, "Your Mangled Body": 1' 42", un'esagerazione rispetto gli altri pezzi!
Impressionanti, più d'altri, il lavoro di blast beats continui di Sasha dietro le pelli ed il Pig Growl di M1asmatic, che MOLTO va vicino alle perfomance che offrono i più celebri Jamie Bailey (Brodequin, da sempre il mio vocalist preferito in questo genere) e John Gallagher (Dying Fetus).
Per gli amanti del Grindcore più sfrenato e virulento, una vera e propria sorpresona proveniente dalla Fredda Russia, nonostante la ripetitività, costante però di tutti i lavori di cotal genere. Non so voi, ma io comunque eviterei di fare l'idromassaggio in una Jacuzzi così.

Contatti: http://www.myspace.com/pjacuzzi
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 8,5/10

giovedì 13 novembre 2008

Cuentos de los Hermanos Grind (Colombia) - Los Cantipuercos (2008)


Primo album per i colombiani Cuentos de los Hermanos Grind, band colombiana che si presentò all'opinione pubblica con un demo del 2006 di violenza inaudita.
Passano due anni ed il discorso della band di Bogotà non cambia di una virgola: il loro sound rimane standardizzato su un Grindcore ferale, dotato delle giuste dosi di violenza e groove.
Riff taglienti dall'inizio alla fine, una sezione ritmica (affidata al bassista Gato Con Zorras ed al batterista Bruja Heroina) che martella in ogni singolo istante di questo "Los Cantipuercos", dettando saggiamente anche i cambi di tempo presenti nei vari pezzi (magistrali quelli presenti in "La Perriecienta (Parte2)", la cui fine è segnata dal riff portante di "Enter Sandman" dei Metallica). A condire il tutto il growl aspirato e cavernoso di Bizarrio.
Nei 42 minuti di musica i nostri non si fan mancare nulla, per lo meno quel che concerne i canoni del Grindcore. Dal sound, come potete aver capito da quanto scritto poc'anzi, alle tematiche: come ogni band Grindcore che si rispetti, i Cuentos de los Hermanos Grind fanno dell'ironia e della depravazione i loro cavalli di battaglia.
Purtroppo ai più la scena Brutal/Grind sudamericana è per lo più misconosciuta. E ciò è un peccato, visto che è possibile ritrovarsi davanti a realtà altisonanti come questi pazzoidi colombiani.
Un ascolto al loro "Los Cantipuercos" è quasi d'obbligo.

Contatti: http://www.myspace.com/cuentosdeloshermanosgrind
Recensore: The Torturer - brutaltorturezine@gmail.com
Voto: 7/10